Disoccupazione agricola: domande entro il 31 marzo 2022

Per i lavoratori del settore agricolo si apre la corsa per richiedere l’indennità di disoccupazione agricola. Non c’è molto tempo per la presentazione delle domande e, vista la situazione generale legata al Covid, è bene muoversi subito per evitare di trovarsi in difficoltà.

L’indennità di disoccupazione agricola può essere richiesta dai lavoratori agricoli dipendenti per i quali, nel corso del 2021, è cessato il rapporto di lavoro per termine o risoluzione del contratto o licenziamento. Nel caso di dimissioni volontarie non si ha diritto alla prestazione.

Ecco le novità introdotte dalle Legge di Bilancio 2022 e le informazioni su cosa fare, requisiti e documentazione necessaria per la presentazione.

Chi può fare domanda

Le seguenti categorie di lavoratori possono richiedere l’indennità di disoccupazione se possono far valere almeno due anni di anzianità assicurativa nel settore dell’agricoltura ed almeno 102 giornate di lavoro effettivo, compreso il 2021 per cui viene richiesta la prestazione:

  • gli operai con contratto a tempo indeterminato, i salariati e i braccianti fissi. Possono fare la richiesta anche coloro che, pur avendo la copertura contrattuale per tutto l’anno solare, hanno effettivamente lavorato con discontinuità.
  • gli operai con contratto a tempo determinato;
  • i piccoli  coloni  o i  coadiuvanti  familiari  di agricoltori o piccoli coltivatori diretti  con attività lavorativa e copertura previdenziale obbligatoria discontinua.

L’indennità di disoccupazione agricola non può essere richiesta dai lavoratori  extracomunitari  senza permesso di soggiorno permanente, dai pensionati, dai lavoratori iscritti anche a una gestione autonoma o alla gestione separata per l’intero anno o per un numero di giornate superiori a quelle lavorate come dipendente.

Importo

L’importo è calcolato sulla base della retribuzione: 40% per i lavoratori con contratto a tempo determinato o 30% per quelli a tempo indeterminato.

L’indennità spetta per un numero di giornate pari a quelle lavorate entro il limite massimo di 365 giornate annue, dalle quali si dovranno detrarre:

  • le giornate di lavoro dipendente agricolo e non agricolo;
  • le giornate di lavoro in proprio agricolo e non agricolo;
  • le giornate indennizzate a titolo di malattia, maternità, infortunio, ecc.;

Operai agricoli a tempo indeterminato, le novità introdotte dalle Legge di Bilancio 2022 

Per gli operai agricoli a tempo indeterminato, relativamente ai rapporti di lavoro cessati dal 1° gennaio 2022, la Legge di Bilancio 2022 ha introdotto un’importante novità, inserendo questa categoria tra quelle che beneficiano della prestazione di disoccupazione NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego).

L’importo della NASPI è pari al 75% della retribuzione mensile quindi l’importo della prestazione è maggiore della disoccupazione agricola che è pari al 30% della retribuzione media giornaliera. Per aver diritto alla NASPI 2022 gli operai agricoli a tempo determinato devono poter far valere i seguenti requisiti:

  • essere disoccupato dal 1° gennaio 2022 (primo giorno di disoccupazione);
  • poter far valere almeno 13 settimane di assicurazione e contribuzione contro la disoccupazione nei quattro anni precedenti all’inizio del periodo di disoccupazione.

Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro durante il 2021, gli operai agricoli a tempo indeterminato possono richiedere la disoccupazione agricola (non la NASPI) entro il 31 marzo 2022.

Assegni familiari

Contestualmente alla richiesta di disoccupazione, è possibile richiedere anche l’Assegno al Nucleo Familiare, che viene riconosciuto per il 2021, per i mesi di gennaio/febbraio 2022, e l’Assegno Unico Universale per i figli che verrà erogato dal 1° marzo 2022.

La domanda

La domanda può essere presentata anche tramite il Patronato Acli che opera con la collaborazione di Acli Terra, realtà associativa impegnata a garantire una piena tutela dei diritti dei lavoratori agricoli e delle loro famiglie.

Siamo pronti a darti assistenza completa per non farti incorrere in sorprese spiacevoli, cerca la sede a te più vicina e procederemo all’invio della domanda in via telematica. Non aspettare il 31 marzo, clicca qui per contattare la sede più vicina a casa tua e prenotare un appuntamento.

Raffaele De Leo